Buono fin dal principio

È proprio vero: in ogni miele rimangono sempre le tracce del polline del fiore da cui deriva che ci permettono di risalire non solo al tipo di fiore ma anche alla sua provenienza geografica. Una vera e propria caccia al tesoro sulle tracce delle api che ci porta dall’origine del prodotto fino alle nostre tavole.

L’importanza delle api

Vi sarà capitato di sentire una frase falsamente attribuita ad Albert Einstein, secondo cui in caso di estinzione delle api, l’umanità scomparirebbe nel giro di pochi anni. Affermazione enfatica, ma con un fondamento di verità.

Basti pensare che l’80% dell’impollinazione dipende dalle api e che senza di esse il 60% di frutta e verdura scomparirebbe. Le api, quindi, sono fondamentali nella riproduzione di gran parte delle specie vegetali spontanee più evolute, e con la scomparsa di questi insetti si ridurrebbe notevolmente la diversità del cibo, indispensabile per la salute di tutta la natura.

Come è fatta un’arnia

Comunemente l’arnia è suddivisa in due zone sovrapposte.
Nel livello superiore c’è il melario in cui le api immagazzinano il miele, mentre al piano inferiore, il nido, si trovano le scorte di cibo per l’inverno e gli appartamenti della regina e delle larve appena nate. A separare i piani c’è una griglia attraverso la quale passano esclusivamente le piccole api operaie Quando l’apicoltore raccoglie il miele, non disturba la regina e non danneggia né le larve né le giovani api, garantendo il rispetto di un ambiente per loro caldo e accogliente.